Counseling scolastico

Secondo Di Fabio (1997) la relazione di counseling consente di:

- sviluppare un contesto comunicativo-relazionale rassicurante tra le varie componenti scolastiche
- effettuare una progettazione multidimensionale degli interventi di sostegno
- svolgere un’azione di potenziamento e facilitazione sugli insegnanti
- sostenere l’elaborazione di programmi equilibrati che riconoscano ed integrino bisogni affettivi e bisogni didattici
- sviluppare la competenza affettiva nella motivazione scolastica

Rientrano tra gli obiettivi perseguiti dal counseling scolastico:

- il sostegno (per problematiche di vario tipo)
- lo sviluppo di abilità e competenze
- l’orientamento scolastico
- l’invio ad altri specialisti

La formazione deve essere valutata dunque in termini di cambiamento, ma relativo non assoluto. In altri termini bisogna tener conto del livello di partenza posseduto dall'individuo o dal gruppo destinatari dell'azione formativa; è indispensabile pertanto tenere conto delle caratteristiche della popolazione a cui l'intervento è destinato, osservazione forse superflua ma spesso disattesa nella pratica formativa.

Secondo uno schema assai diffuso la formazione può agire a quattro livelli:

1. Reazione
   ossia gradimento dei destinatari nei confronti del programma;
2. Apprendimento
   ossia acquisizione di conoscenze, capacità, atteggiamenti;
3. Comportamento
   ossia esercizio effettivo di conoscenze, capacità ed atteggiamenti;
4. Risultati
   ossia il conseguimento di una determinata "performance“ come conseguenza del comportamento e come effetto di cambiamento nell'organizzazione.